mercoledì 20 ottobre 2010

ASTROLOGIA BIOKARMICA IL SOLE NEI SEGNI

IL DESTINO E’ TRACCIATO NON SCALFITTO
SEGNI


I 12 segni indicano le qualità d’espressione.
Sono i 12 segni dell’uomo Zodiacale causa il quale, l’uomo cosmico, rimane imprigionato nell’uomo terreno delle continue riprese di un corpo fisico, soggetto alle influenze delle tre dinamiche Cardinale, Fisso, Mobile

del quaternario elementale Fuoco Aria Terra Acqua

Per ogni segno zodiacale, l’Entità Luminosa Abba, regala quanto segue

MANIFESTAZIONE DEL PROGRAMMA

Dato che il Sole è la manifestazione dello spirito inserito in una storia continuativa del suo percorso, considerando la sua posizione nel segno, si può giungere a comprendere la retorica del programma prioritario dalla sua provenienza, il contatto che dovrà stabilire, e l'evoluzione che potrà concedersi di ottenere.
Ogni esistenza trova la sua dimensione di evoluzione in conformità con il suo programma totale.
La prima parte della vita è, normalmente, impiegata alla sperimentazione della forma più densa dei ritmi di approccio, è pertanto per lo più foriera di problemi o rendite ereditate inconsciamente.
Ogni esperienza in un certo senso, si può paragonare alle malattie infantili le quali, come ben sapete, non sono delle punizioni ma, più semplicemente, opportunità di creare il quadro immunitario necessario ad corpo adulto sano.
Così, voi, incontrate i convincimenti del continuo mentale che incarnate.
Separati dallo spirito, a causa della materia che vi rende ciechi, sordi, muti e pesanti, vi condannate ai castighi che voi stessi avete codificato come giusta purificazione, fino a quando il cuore non si apre all'amore per Dio e la mente non accetta la consapevolezza di essere uno col Tutto perfettamente al posto giusto per raggiungere la perfezione in Lui.

Il Sole nei segni, perciò, è la retorica del ruolo che si codifica attraverso la dinamica di quel segno.


ARIETE arriva con forza nella vita e ne reclama il diritto.
Il programma di comprendere il rischio di vivere può fargli perdere il concetto della vita in sè stessa.
Rende pan per focaccia, occhio per occhio e dente per dente ma non comprendere il porgere l'altra guancia a causa dell'ignoranza del Se‚ che lo imprigiona nell'ego.
Ariete non è cattivo ma istintivamente impulsivo; ogni cosa che lo tocca diventa una lotta personale e non si accorge della totalità.
Quando Ariete comprenderà che la vita è anche rendere amore per provocazione sarà allineato con il suo programma evolutivo di superare l'ignorare l'altro quale complemento del suo esistere.
Per fare questo, Ariete, dovrà imparare a superare l'importanza dell'io.

TORO arriva e si cura del suo spazio come una ventosa si attacca al suo piano.
Conosce solo i confini del suo mondo e a nulla vale cercare di fargli cogliere le sfumature perché‚ la sostanza cupa che lo perseguita dalla sua provenienza gli impedisce di andare oltre i suoi contorni ossessionati dal possesso individuale.
Eremo in una fortezza, conta quanto conosce e si lascia sfuggire la conoscenza prima della materia la quale resta confinata nel piccolo ego.
Toro dovrà imparare a considerare che oltre le mura c'è ancora mondo, dovrà perciò imparare a non temere il randagio viandante nè la spesa che gli costerà il conoscerne i concetti.

GEMELLI è allegro, vivace ma polivalentemente inserito nella variabilità del vento senza, però conoscerne l'energia trasformatrice, perde la capacità di modellare egli stesso la forma perché non trova la costanza di applicarsi seriamente a ciò che potrebbe costituire l'assunzione del responsabile risultato.
Pone le energie nella ricerca curiosa ma è pronto a scappare davanti alla difficoltà dell'approfondimento.
Egli è nuvola nell'aria che vaga nell'etere senza fissa dimora; crede in una libertà che lo confina, in realtà nella vacuità dei suoi perché senza risposta.
Perché l'infelice sensazione di perdere se stesso non lo conduca alla perdita del Se, Gemelli può fare uso di un'intelligenza perspicace ed abbinarla al conoscere del vento che narra la storia dei tempi e la usa per modellare le montagne.

CANCRO chiuso nel suo guscio di protezione-condanna, è poco incline ad accorgersi che esiste qualcosa di diverso dei moti delle maree del suo oceano personale.
Egli è spaventato dal mondo esterno ma la continua richiesta di attenzioni lo obbliga a conoscere quanto più lo spaventa: le altre forme della realtà.
A causa della sua natura coinvolta nella fluidità ma con radici nell'inconscio bisogno di trovare un bacino capace di contenerlo, sposta disordinatamente il suo elemento costretto ad adattarsi a ciò che riesce a solcare nel suo percorso e a trasportare nella sua corsa. Ecco che giace in apparente tranquillità solo quando è contenuto in qualcosa capace di conformarne la quantità; allora può crescere in altezza senza perdere la sua capacità di trasformazione.
Ecco che il conoscere il suo posto, il suo scopo, la sua forma permette all'elemento Acqua la trasmutazione in sostanza energetica di sacrificio e amore incondizionato; ma, se permette al vento di incresparlo in onde o al fuoco di portarlo in ebollizione, il conosciuto timore di perdere l'identità lo farà evadere in vapore o tracimare dalla soglia di guardia. Solo se si affiderà alla proprietà cinetica dell'incontro con gli altri elementi, Cancro, troverà la sua completezza.
Il coraggio di donarsi alla vita lo metterà in sintonia con il suo scopo: amore e donazione di se.

LEONE: dove c'è sole, lì c'è vita.
Sole in Leone è la vita in se stessa che manifesta la sua esistenza.
Appare chiaro che il dare importanza al contorno sociale attraverso la propria immagine è una tendenza innata per qualunque nato sotto questo sole.
Egli dà ogni cosa ha per l'immagine sociale che ritiene più alta nel suo contesto.
Non sa che la vita è anche interiorizzare sentimenti e sensazioni.
Pensa e si muove in grande, pretende ed esige in grande ed ogni cosa gli appartiene eccetto sè stesso.
Fino a quando non coglierà il suo esistere nel suo ESSERE, Leone sarà orgogliosamente proiettato verso un'immagine esterna più gratificante e non si concederà al più grande diritto di ogni esistenza che è semplicemente ESISTERE e per esteso: essere unità con la vita divina.
Codificandosi con la sua pomposa immagine sociale, come potrà trovare la sua vera immagine?
Leone dovrà imparare a mettere in discussione ciò in cui crede ciecamente e concedersi, piuttosto, al fluire in armonia con ciò che E'.

VERGINE: piccola, pudica, posizionata nell'ordine, perde il suo libero arbitrio e non accetta dirette responsabilità.
Poco importa ciò che potrebbe, le regole garantiscono assiomi confortabili e rendono tutto uniformemente convivibile.
Ecco che Vergine si adegua al grigiore della continuità ripetitiva si centra nella qualità dei suoi esercizi conoscitivi e della tecnica selettiva come se tutto ciò che deve essere fosse in serie con ciò che E,' senza accorgersi, invece, quanto sia solo una delle tante forme della Sua manifestazione.
Così serve continuamente un'idea ma si lascia sfuggire l'Idea in Se Stessa.
Il servizio è la sua missione, l'idea il suo compito, scegliere il suo castigo, scegliere di servire consapevolmente l'Idea il suo indirizzo evolutivo.
Per questo compito, Vergine, ha a disposizione una delle più potenti doti: l'Umiltà

BILANCIA: faccio quanto è giusto, ma sarà giusto?
Come perfetta può essere la giustizia della legge umana se il dubbio della dualità impera? Ogni medaglia ha il suo rovescio, ogni rovescio un diritto che può essere il suo rovescio: dove sta la verità?
Bilancia pende ora da una parte ora dall'altra e non si accorge che la via giusta è l'equanimità albergata nel silenzio e nella pace dell'unità.
L'unità in se stessa è l'unica verità.
L'unità è l'unica legge. La via di mezzo l'unico percorso.
Fino a quando si affiderà alla legge umana della dualità non renderà onore alla legge divina dell'unità.
Il compito di aprirsi agli altri è il suo destino, la confusione di scelta la sua condanna, il punto di incontro della duale faccia di una complementare unità il suo sentiero.
Poi tutto è pace e solo armonia fra forme, suoni e colori.

in Scorpione
“Cogli lo scopo di purificazione,o Scorpione condizionato dall'ego. - suggeriscei Abba-
Cogli la potenza dell'energia che giace nel profondo di te.
Cogli le proprietà trasformatrici.
Rigenera la tua ambizione e rendila cosciente ricerca del Dio che c'è in te e ogni vendetta perderà significato, ogni orgoglio diventerà conoscenza, ogni rancorosa crudeltà diventerà capacità di guarire te stesso e gli altri nella profonda consapevolezza della centralità di ogni apparente ristagno.
Tu sei il carbone che diventa diamante, non permettere all'ego di distruggere la tua miniera per farne uno scarico di purulente immondizie.
Ciò che Ruota (lo svolgersi della vita) ha in serbo per te è molto più luminoso della superficie che incrosta il suo nucleo.
Il diamante nasce nel profondo della terra permettiti di portarlo in superficie.”

SAGITTARIO: Gioca, corre, si avventura e gioisce di ogni conquista.
Non conosce confini che possano limitarlo perchè egli è parte integrante della legge della natura che si estende al di sopra dei limiti della materia in luminosa certezza.
Sorridi, Sagittario, tu puoi volare molto in alto se solo ti accorgi che Egli è in te come in ogni cosa che incontri nel tuo valicare frontiere.
Poni la coscienza superiore nel quotidiano impegno e nulla limiterà mai il tuo spazio ma stai attento perché ogni cosa esistente sul vostro territorio fenomenico può contenere una controparte: educati a coglierne i contenuti.
La sprovvedutezza è la tua condanna, l'ingenuità la tua malattia.
Le brucianti ferite che puoi procurare al tuo domani di oggi sono il mezzo per cogliere il medicamentoso balsamo della sdrammatizzazione, prezioso compagno di viaggio di avventure lontane ma accessibili.
Cavalca il genuino spettro missionario in armonia con le leggi superiori del Padre tuo e mio e suo e di tutti e di tutte le creature dell'ampio creato che si estende sconfinato sopra, sotto, intorno e dentro di te.
Questa è la tua missione: sdrammatizzare la forma e portare il sorriso che abbatte tutte le frontiere.


CAPRICORNO è attaccato alla sostanza delle sue ambizioni terrene.
Accanitamente cristallizzato nel suo potere, in previsione, forse, di un recupero di quanto egli manca in capacità di esternare i suoi sentimenti, occupa posti di preminenza in società o in famiglia ma è all'ultimo posto nel cuore di se stesso causa la sua continua fredda sopraffazione degli altri.
Capricorno dovrà imparare che le strade che portano alla realizzazione non hanno bisogno di sopprimere nessuno.
Dovrà sperimentare la conoscenza della fatica e assumere la responsabilità di quanto costruisce.
Dovrà imparare a concedere pari opportunità anche agli altri comprendendo che le realtà non sono solo convinzioni oggettivabili in forma ma, più realisticamente, vere e proprie necessità personali.
Ognuno ha una propria espressione e l'espressione materiale è solo una piccola parte di una più ampia realtà.
Quando Capricorno concederà margini di tolleranza più ampi avrà iniziato a sintonizzarsi sul suo programma evolutivo: costruire il perno della società del piccolo cosmo umano che protrae la sua estensione nel macro cosmo di cui egli ne costituisce il collegamento e il confine.
Qui sta la comprensione della piccola croce umana come base e congiunzione dell'uomo terreno che sale verso la consapevolezza del divino.



AQUARIO: come è chiaro sapere che il rigore dell'inverno è solo una situazione di transito verso il calore dell'estate è altrettanto chiaro che l'estate è una stagione di transito verso l'inverno.
Il divenire, è questo il concetto.
Espansione e contrazione sono le due diverse fasi di un unico respiro, Aquario lo sa bene e con questo si conforma alla tecnica di evoluzione del ritmo dell'universo.
Coglie l'occasione di transito da una dimensione all'altra con spirito di guardare al futuro, memore del passato, agganciato al presente.
Questa è libertà di esistere nello spazio e nel tempo, è opportunità di cogliere l'occasione del qui e ora.
Ponte fra passato e presente, è ora che agisce, sapendo e sentendo che è tutto in divenire.
La condanna che lo perseguita è comune al suo tempo: il rigore della fissità invernale contrapposta, antagonista e complementare della fissità del caldo sole d'estate.
La riuscita sta nella libera scelta di stare nel mezzo come fra inspirazione ed espirazione sta il punto di conversione di entrambe le premesse.

PESCI: Siamo alla fine della ruota di ciò che precede il nuovo inizio.
Il passato deve essere sacrificato sulla croce del nuovo.
Morte dell'ordine costituito, resurrezione dell'ordine divino.
Dove sta il confine fra sacrificio dell'ego e tradimento del Sè?
Pesci è confuso e spaventato dal caos dell'immaterialità sulla materia.
Vorrebbe riordinare le idee ma queste gli sfuggono nel turbinio dei suoi vortici emotivi. Scappa, si ribella e piange; sogna mondi ai confini della realtà e si perde nell'irreale: evanescente rifugio della sua fantasia.
Quanto Pesci tenta di scoprire, e non lo sa, è che l'ingarbugliato concetto dell'io confinato nella materia è l'ignoto richiamo al magico ponte che conduce al divino senso del Sé, il mistico traguardo del reale sopra le apparenze dell'irreale.
La materia è la sua condanna, l'immateria la sua confusione, il divino il suo scopo.
Pesci può sacrificarsi per l'eternità e perdersi in questo umiliante conflitto ma solo quando accoglierà il divino comprenderà la magia dell'Esistere.
Allora, comincerà a ritirare il suo spirito errabondo dalle intemperie delle emozioni inutili, e lo offrirà in oblazione dell'apertura emozionale al voi, dichiaratamente congiunto al noi, nell'Oceano dell'Esistenza Infinita.